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8
Marzo 2022
NONUNADIMENO
– Lamezia Terme
Intervento
di
Riveruzzi Maria Grazia
Mi
chiamo Maria Grazia Riveruzzi, sono socia fondatrice della BDS di
Soverato insieme a tante altre amiche, alcune delle quali sono oggi
qui presenti. A nome della BDS voglio ringraziare Non Una Di Meno
per averci invitato a partecipare a questa legittima manifestazione e
in primis ringrazio Rosa Tavella per l’invito e per il contributo
datoci tanti anni fa alla fondazione della nostra BDS.
Ma, oggi, in
questo presente storicamente involuto per noi donne, storicamente
minacciato dall’arroganza del potere patriarcale sento il dovere di
presentarmi anche come ex-udina che ha militato nel movimento
femminista per l’emancipazione e la liberazione della donna e il
suo diritto alla cittadinanza. Il femminismo ( o come si voglia dire
oggi femminismi ), ha avuto e ha ancora una certa familiarità col
dissesto, con il cambiamento sociale , politico; è stato una vera
rivoluzione, una forza trainante di opposizione al sistema , ma anche
una forza propositiva La sua stessa natura resiliente non può
voltare le spalle alle spinose tematiche della contemporaneità. Ecco
perché noi donne della BDS, femministe e non , siamo qui , oggi ,per
condividere con tutte /i voi a gran voce il rifiuto radicale di ogni
forma di violenza , di discriminazione , di intolleranza razzista,
omofobica, di misoginia degenerata nel turpe femminicidio e
manifestare contro la guerra che sta mortificando corpi e affannando
le menti.
Noi donne della
biblioteca di Soverato sull’esempio di Bertha Von Suttner , la
prima donna insignita del premio Nobel per la Pace nel 1905,
gridiamo “ giù le armi “ e “ giù le mani dai nostri
corpi” ; riappropriamoci della “parola” , rivendichiamo i
diritti di essere e di esistere, il diritto all’autodeterminazione
del singolo/a e dei popoli. Che le nostre rivendicazioni avvengano
con il dialogo, con il confronto , con la cultura.
Per amore di
una cultura democratica e di genere nel lontano 1996 è nata la
nostra biblioteca specialistica con la finalità di diffondere i
saperi femminili dello scibile umano. Abbiamo un patrimonio di
settemila libri inerenti la scrittura femminile che spazia dalla
narrativa alla storia , letteratura, filosofia, arte ,insomma tutti i
settori del sapere da dove le donne sono state escluse e cancellate.
Abbiamo restituito loro memoria ed esistenza, e a tutte noi la
consapevolezza di essere soggetti, sinolo di mente e corpo, presenze
attive nella storia dell’umanità e non oggetti o corpi
asserviti alla riproduzione o alla mercificazione.
La pratica
politica della BDS, fondata sul pensiero dell’uguaglianza pur nella
differenza di genere , si declina attraverso molteplici attività
culturali :
ai seminari
interni rivolti alle socie si alternano incontri con il pubblico e
con le scuole di Soverato alla presenza di scrittrici , di storiche ,
di filosofe e di registe: si organizzano rassegne cinematografiche,
cineforum e presentazioni di libri , sempre per valorizzare la
creatività femminile e offrire uno “ sguardo altro” sul
mondo.
Negli ultimi
anni abbiamo intensificato la collaborazione con le scuole,
realizzando con gli studenti/sse progetti contro violenza sulle
donne terminati con video e mostre fotografiche .
Abbiamo
affrontato il tema dell‘ecofemminismo con un progetto riproposto
anche quest’anno alle scuole dal titolo “ Ode alla Madre Terra”
che prevede un concorso a premi per le poesie o canzoni più
belle composte dagli studenti/sse.
Temi
attualissimi come l’identità di genere , la disparità dei generi
e la loro fluidità sono stati trattati dai ragazzi/e degli istituti
superiori nelle loro riflessioni scritte previste dal nostro
progetto dal titolo “ Ma come ti vesti?“. Un contributo
profondo ed esaustivo alla riflessione collettiva è stato dato dalla
nostre ospiti la psicologa Consuelo Franco e la filosofa e scrittrice
Monica Lanfranco nella conferenza svoltasi il 25 febbraio scorso .
Altri progetti
sono previsti lungo il corso dell’anno, ma ora noi donne della BDS
siamo qui per dire No alla guerra ,
No alla
violenza in tutte le sue forme, No alle ingiustizie, alle
discriminazioni , alle ghettizzazioni, No alle molteplici offese alla
libertà e alla dignità delle donne , degli uomini e dei/lle
transessuali .
Siamo qui per
dire Basta ai femminicidi, alla precarietà e alla flessibilità
del lavoro femminile per chi ha la fortuna di averlo ; basta alla
disoccupazione femminile, basta all’emigrazione dei giovani, basta
all’esclusione delle donne dai posti apicali , basta con la
loro colonizzazione .
Noi combattiamo
con la cultura , con la competenza e con la conoscenza , così
“Prendendo coscienza dei condizionamenti culturali di una
società patriarcale , di quelli che non sappiamo e non immaginiamo
neppure di avere ,
potremmo
scoprire qualcosa di essenziale, qualcosa che cambia tutto, il senso
di noi, dei rapporti, della vita… Altrimenti si rischia di
lottare per una liberazione puramente esteriore, apparente, per una
strada illusoria “ (
Carla Lonzi
)
La pratica
politica di noi donne è la relazione e la mediazione che
trascendono e risolvono in una sintesi di intenti le disparità di
generi e le differenze femminili e
consentirà di
mettere al mondo un nuovo mondo, democratico, libero e votato alla
Pace .
“Per l’8
Marzo lasciamo le mimose sulle piante, a vivere e a fiorire. E alle
donne regaliamo ogni giorno ciò che non appassisce mai : Tenerezza,
Rispetto e Amore” .
Tratto dal
libro “ Gli
infiniti Adesso
dell’anima “ di
Agostino Degas e
dedicato alle artiste, alle scienziate , alle manager, alle madri, a
tutte le donne e
agli uomini
sensibili dell’Universo .
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